Ma il crimine paga?
La domanda non è capiziosa. Negli ultimi anni la televisione americana ha prodotto diverse serie televisive dove i personaggi principali sono criminali, dove il punto di vista non è più quello di Kojak o degli intrepidi poliziotti della mitica Sulle strade di San Francisco, ne tanto meno il Grissom di CSI.
Ma il crimine paga?
Una volta, nelle serie poliziesche, nelle storie pulp, nelle storie di Dick Tracy la frase era senza alcun dubbio, senza quel punto interrogativo: il crimine non paga.
Ma ormai i confini tra bene e male sono sempre più sottili, in realtà lo sono sempre stati, ma il mondo della creatività ha elaborato solo ora il tema in modo così maturo e profondo da trasformarlo in un veicolo importante della produzione e comunicazione di massa.
Un po’ gli insegnamenti del maestro Hitchcock hanno messo radici.
E il moralismo americano dove è finito? Quel sano moralismo che impregnava tutti i film e i telefilm, ma anche i giornali, fumetti e altro… Il bene e il male non sembrano più distinti, ed è quindi difficile fare moralismi, indicare strade precise. Anche i poliziotti, tutori della legge (ormai possiamo scriverlo solo in minuscolo), non sono meno di certi criminali.
E allora?
Allora diamo una occhiata a questi criminali.
La famiglia
Uno degli elementi ricorrenti in queste serie è l’attenzione quasi paranoica verso la famiglia. La famiglia è intesa in modo diverso, spesso allargato, ma stiamo parlando di legami che sono fondamentali e quasi inscindibili.
Ed ecco che la famiglia Teller e i Soprano non sono molto distanti, entrambi proteggono il presente e il futuro dei figli, per i quali si pone sempre molta attenzione agli studi, molto costosi negli USA, per l’università.
Tutti sono fortemente impegnati a difendere, proteggere e pensare il futuro per la famiglia. Per i biker vuol dire i componenti del gruppo, per i Soprano sono anche gli affiliati, per Dexter è la sorella, per White sono la moglie, i due figli e il socio. Per esser condannati, bisogna violare le leggi storicamente condivise del clan o del patto che li ha uniti all’inizio della storia.
Ma la famiglia è il punto di debolezza. Sono facilmente attaccabili in quel punto.
Ah il moralismo però riemerge da qualche parte… i neo-nazisti americani sono sempre senza famiglia, anche se si chiamano zio e nipote in realtà sono solo gente senza anima, sono più cattivi dei criminali (che non è detto siano cattivi). Da qualche parte c’è ancora il coraggio dei soldati che sbarcarono in Normandia.